TAYLOR SWIFT, LA POPSTAR CHE SALE IN CATTEDRA

E negli Stati Uniti le dedicano anche un corso universitario

Non si può certo affermare che Taylor Swift non sia una popstar dalle idee chiare.

E lo ha dimostrato ai Nashville Songwriter Awards salendo sul palco del Ryman Auditorium, nell’ambito dell’assegnazione dei premi più importanti della canzone d’Autore negli Stati Uniti, dove è stata insignita del titolo di “Artista del decennio”. La sua è stata una mini conferenza sulle “buone canzoni” e sul significato profondo dell’essere artista: “Ho imparato, lavorando da anni nel settore dell’intrattenimento, che questo business cerca sempre novità. Artisti e cantautori sperano sempre che sia il loro anno. Ma con ogni progetto devono inventarsi sempre una cosa nuova. Pensare a nuove cose da dire e a modi nuovi per dirle.”

Ma ha anche aggiunto che “una buona canzone rimane con te anche quando le persone o i sentimenti non lo fanno. Scrivere canzoni è una vocazione e ti fa sentire fortunato riuscire a trasformare questa attività in un mestiere. Devi essere grato ogni giorno per questo, e dire grazie anche alle persone che hanno pensato che valesse la pena ascoltare le tue parole”.

La 32enne cantautrice – che con “Shake it off” ha venduto oltre 120 milioni di copie – ha inoltre ricevuto la scorsa primavera il titolo di Dottoressa in Belle Arti alla New York University, tra le università più prestigiose al mondo: durante la cerimonia per il nuovo anno accademico, tenutasi nientemeno che allo Yankee Stadium, ha tenuto un discorso per motivare gli studenti spronandoli a non mollare mai.

E infine anche un’altra università, la Clive Davis Institute, all’inizio dell’anno ha inaugurato un nuovo corso a lei dedicato per raccontare la sua vita di artista e imprenditrice di successo.