Lutto nella scena punk mondiale. Keith Levene, eccentrico chitarrista e, soprattutto, fondatore di Clash e Public Image Limited (o semplicemente PIL), è morto ieri a 65 anni, come riferisce la stampa britannica a causa di un cancro al fegato. A darne notizia, via social, lo scrittore Adam Hammond: “È con tristezza che comunico che il mio caro amico e leggendario chitarrista dei Public Image Limited Keith Levene è morto”. Nel suo messaggio Hammond ha sottolineato come sia stato “uno dei chitarristi più innovativi, audaci e influenti di tutti i tempi“.
Nato a Londra il 18 luglio 1957, Levene, nella sua pur breve esperienza nei Clash, che contribuì a fondare nel 1976, fu comunque determinante perché si dice abbia persuaso Joe Strummer a lasciare i The 101ers per raggiungerlo, appunto, nei Clash. L’addio ad una delle band simbolo del punk inglese fu piuttosto rapido, addirittura fu allontanato prima che iniziassero a registrare, mise la firma come coautore sul singolo ‘What’s My Name’, terza traccia del lato B dell’album, omonimo, d’esordio.
Incapace di stare con le mani in mano, continuamente alla ricerca di nuove produzioni e nuove avvenutre, seguì John Lydon, dopo la fine dei Sex Pistols, che aveva dato vita ai Public Image Ltd. (i PIL). Ma anche qui l’esperienza si interruppe bruscamente, visto che lasciò i PIL nel 1983, in disaccordo con Lydon sul materiale da inserire nel quarto album, ‘This Is What You Want, This Is What You Get’, che sarebbe uscito nel 1984.
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