Sono veramente un alternativa alla sigaretta tradizionale? Colorate, fruttate,dolci, con e senza nicotina ma soprattutto reperibili in qualsiasi tabacchino, sono la moda del 2023. Abbiamo provato quelle di likbar, azienda che vanta i liquidi suprem-e , storico produttore Italiano. Devo essere sincero, sono rimasto sorpreso dai gusti e dall’ uso che se ne può fare anche in chiave smettere di fumare. Ci spiega meglio Giovanni Guzzardi, General Manager di Likbar, in questa intervista rilascataci apposta per fare un po’ di chiarezza sul tema…
Le sigarette elettroniche usa e getta sono “certificate” regolarmente? Le sigarette elettroniche usa e getta con apposto il sigillo del monopolio di stato sono dei prodotti estremamente sicuri e controllati, la prassi normativa prevede infatti il passaggio di parecchi controlli, da quelli chimici e molecolari, che sincerano la presenza di aromi innocui alla salute e i loro relativi stress test a temperature variabili, a quelli legati alle plastiche e alle batterie al fine di sincerarsi sulla bontà dei materiali utilizzati col medesimo scopo di preservare la salute del consumatore. Il consumatore poi ha sempre modo di approfondire questa tematica apprendendo le informazioni necessarie prendendo visione del bugiardino presente per legge all’interno di ogni singola scatolina contenente la sigaretta usa e getta.
E’ utile per smettere di fumare? Gestualità, inspirazione ed espirazione, assorbimento nicotina, tempo d’utilizzo e colpo in gola rendono l’esperienza di svapo qualcosa di estremamente simile rispetto al fumo tradizionale. E’ chiaro che se l’obiettivo del consumatore è quello di smettere definitivamente di fumare serve anche metterci impegno, determinazione e costanza. Non tutti scelgono questi prodotti con l’obiettivo di uno stop definitivo alle sigarette tradizionali, banalmente spesso parliamo con clienti che hanno deciso semplicemente di ridurre il numero di sigarette o eliminare i fastidi del cattivo odore all’interno di luoghi chiusi preferendo alternare prodotti elettronici a quelli tradizionali. Noi, così come circa 1,2 milioni di ex fumatori, abbiamo preferito smettere definitivamente godendo appieno di un sistema altrettanto bello, soddisfacente ed appassionante!
Quali sono le componenti della sigaretta usa e getta e dei liquidi all interno? Le usa e gatta sono formate da 2 parti generali, la scocca, che può essere in plastica, pvc, alluminio ecc… nelle cui estremità ci sono un tappo di chiusura e un drip tip (plastica che va appoggiata sulle labbra) e l’anima interna, a sua volta composta da una batteria a litio e un serbatoio con una fibra di cellulosa imbevuta di liquido aromatizzato e contenente o meno nicotina. Tecnicamente sono prodotti molto semplici ma estremamente difficili da tarare proprio perché devono essere costruiti con precisione millimetrica per permettere il giusto passaggio di area tra i vari componenti.
Dove vengono vendute? Il legislatore ha stabilito che il prodotto possa essere venduto esclusivamente da soggetti autorizzati, ad oggi questi sono sostanzialmente 3: negozi di sigarette elettroniche, farmacie e Tabaccherie. Questi soggetti, previa istituzione di un deposito fiscale, possono poi estendere il loro business anche con vendite a distanza tramite siti internet che siano però attrezzati a identificare la maggiore età del possibile acquirente previa richiesta ed archiviazione della tessera sanitaria nazionale. Tutto quello reperibile fuori da questi canali è da ritersi illecito, pericoloso e contrabbando.
Quanti gusti esistono e fascia di prezzi? I gusti in commercio sono tantissimi, si dividono in tre grandi famiglie: fruttati, cremosi e tabaccosi. Il gruppo dei fruttati è sicuramente quello più vasto e comprende frutta d’ogni tipo ma posso dire che sono quelle tropicali ad essere le più apprezzate dai consumatori; nel gruppo Tabaccosi noi siamo leader indiscussi grazie all’artiginalità molecolare dei nostri estratti di tabacco. I prezzi invece sono tutti molto in linea tra i vari brand, essendo una filiera chiusa e sotto monopolio di stato (quindi con parecchia componente economica legata a tasse e accise) non ci sono grandi spazi di manovra sul prezzo da proporre al pubblico anche se il legislatore non ha previsto un prezzo imposto, si reperiscono dagli 8 ai 10€ a pezzo in base al brand, al canale d’acquisizione e alla zona territoriale.
Bene…noi ringraziamo Giovanni della chiacchierata e vi rimandiamo, per approfondire il tema, sul loro sito dove potrete avere informazioni precise e più dettagliate. Sotto i link…
Buon svapo a tutti!